Libertà e Informazione

Fasulo vuole prendere in giro il consiglio comunale ed i cittadini di San Lorenzo Maggiore. C’è un’interrogazione presentata da me e da Francesco Lorenzo Meoli sulla questione del passaggio di gestione dell’acquedotto comunale con precise domande; c’è uno specifico obbligo di legge che impone di rispondere alle interrogazioni con risposta orale in consiglio comunale entro trenta giorni; c’è una palese omissione di atti di ufficio per non convocare il consiglio comunale; c’è un nostro sollecito pubblico a rispettare la legge; c’è un comitato di cittadini che è intervenuto sulla vicenda: e Fasulo che fa? Afferma di aver risposto ad un’interrogazione con risposta orale in forma scritta, peraltro ad oggi al sottoscritto e a Mei non è stato notificato alcunché. Poi ci rivolge anche un appello ad avere concordanza di intenti e a non alimentare polemiche.
Due sono le cose o non sa leggere o è solo interessato a fare polemica spiccia per nascondere la verità dei fatti. Ai miei tempi quando non si rispondeva all’oggetto di un tema l’insegnante esprimeva il seguente giudizio: non giudicabile perché uscito fuori traccia.
Ed infatti, nell’articolo riportato da ‘Il Sannio Quotidiano’, noi non eravamo entrati nel merito del trasferimento dell’acquedotto comunale. C’eravamo limitati a portare a conoscenza dell’opinione pubblica il disprezzo e l’arroganza perpetuato nei confronti dei consiglieri comunali, impediti, di fatto, dal poter svolgere il loro ruolo istituzionale e di aver nascosto ai cittadini di San Lorenzo Maggiore gli atti amministrativi in merito.
Ad onor del vero il risultato si è subito ottenuto e il giorno dopo Fasulo ha fatto affiggere la risposta fatto ad un’interrogazione con risposta scritta presentata dai consiglieri Francesco De Libero e Carmine Meoli. Noi, tra l’altro, ribadiamo che del merito della vicenda ne avremmo voluto discutere subito e ne vogliamo ancora discutere in consiglio comunale, dopo aver ascoltato la risposta fornita ai quesiti.
Però, viene da chiedersi, come mai Fasulo che è così convinto della bontà e della legittimità dell’operazione, ha fatto passare più di quarantacinque giorni ed ancora non vuole darne risposta in consiglio comunale?
Evidentemente considera il consiglio comunale un optional, visto anche che ormai sono più di quattro mesi che non si riunisce. E che l’ultima volta che si è riunito è stato su convocazione del gruppo de ‘Il Sole’.
Riguardo poi alle cose di interesse generale Fasulo dimentica un “piccolo particolare” e cioè che è da più di un anno che sta ricoprendo la carica di sindaco senza avere la necessaria maggioranza politica e la fiducia della maggioranza dei consiglieri. Per cui farebbe bene a tenere nella dovuta considerazione questo “piccolo particolare”, senza accingersi ad imporre le sue personali scelte all’intera popolazione, senza prima aver ottenuto, quanto meno, il consenso del consiglio comunale.
Potrebbe anche rispondermi che chi ha omesso di convocare il consiglio è il presidente del consiglio comunale, ma sarebbe facilmente smentito dalla sua inerzia e dall’intervista rilasciata al ‘Il Sannio Quotidiano’.
Se poi dovesse rispondere che ha ancora una maggioranza consiliare, farebbe bene a ricordarsi di cosa è avvenuto in sede di verifica degli equilibri di bilancio ed in altre sedute di consiglio comunale dove è stato messo in minoranza.
Se poi dovesse rispondere che non considera il consiglio comunale una sorta di optional, allora spiegasse come mai pur prevedendo la legge l’approvazione del conto consuntivo entro il 30 aprile 2009 ancora non ve ne è traccia; come ancora non è stato sottoposto all’esame dei consiglierei comunali lo schema di bilancio di previsione 2009; come mai non è stata data ancora risposta orale ad un’interrogazione presentata quattro mesi fa.
Forse sarebbe stato opportuno chiarire subito la vicenda. A meno che non si voglia pescare nell’acqua torbida.

Emmanuele De Libero