Interrogazioni, indifferenza e menefreghismo

da Il Sannio Quotidiano del 9 maggio 2009.

E’ stata stipulata tra il Comune di San Lorenzo Maggiore e la società Alto Calore Servizi una convenzione disciplinante il trasferimento della gestione dell’acquedotto comunale? A quali condizioni? Sono state fatte le opportune analisi economiche per giustificare la cessazione della gestione comunale? Sono le domande poste al sindaco di San Lorenzo Maggiore, Angelo Fasulo, in un’interrogazione dei consiglieri Emmanuele De Libero e Francesco Lorenzo Mei datata 27 marzo 2009 e non ancora risposta oralmente. Quella scritta è stata redatta qualche giorno fa in risposta al “richiamo pubblico” derivante dall’affissione di ciclostilati che ricordavano i tempi: ben oltre i trenta giorni in cui la risposta avrebbe dovuto essere prodotta.
Sul ritardo accumulato, le critiche non certo si lesinano da parte del gruppo di opposizione. Ma anche le riesposte, qualora arrivino, non sono in cima alla graduatoria del gradimento dei consiglieri di minoranza.
Un esempio è l’interrogazione del gennaio 2009 riguardante il sito di stoccaggio provvisorio, realizzato secondo la procedura di somma urgenza che non convince. “La legge dice che deve conoscersi nel giro di 7 giorni – commenta il consigliere De Libero – la somma da spendere, invece nella risposta all’interrogazione scritta si dice che la somma sarà determinata a consuntivo”. Oramai sono passati 5 mesi, fa rilevare il consigliere. “Il testo unico in merito stabilisce tempi e modalità che non risultano rispettate dall’amministrazione. Abbiamo fatto per il passato diverse interrogazioni. L’obiettivo è quello di riportare la discussione nell’ambito di quello che è il consesso civico, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. E’ questa una maniera per rispettare le istituzioni, è questo il modo di onorare il mandato ricevuto dagli elettori. Sembra strano che chi è chiamato a rappresentare una comunità non tenga conto di quella che è la normale dialettica politico istituzionale. Non si può tollerare che si venga presi per i fondelli usando le istituzioni a proprio piacimento. Il rispetto da parte di chi occupa un ruolo istituzionale dev’essere maggiore non solo quando ha una maggioranza, ma anche quando questa maggioranza non l’ha più. In questo caso non si tratta di diverse vedute su scelte politiche amministrative, ma si tratta solo di rispetto delle regole. Nel merito se ne dovrà, appunto, discutere in Consiglio dove ognuno potrà sostenere le proprie tesi.
Del resto le prerogative di ogni consigliere comunale sono fissate non solo nella legge ma anche nella Carta Costituzionale che non può essere infranta da un qualsiasi atteggiamento di menefreghismo”.

Commenti

  1. Inviato da Pezzullo Luigi (11 May 2009, 10:24) - [link al commento]

    Ancora a parlare di acqua ? prima o poi parleremo anche del vino e perché no della birra! Ma adesso parliamo di acqua. Alle domanda formulate dai consiglieri di minoranza al sindaco aggiungerei anche quella di un Italiano medio anzi medio basso (sono 1,65)!! Quali sono i vantaggi che ne trae il cittadino utente dalla cessione dell’acquedotto rurale ? Quali i benefici ? Quale le garanzie sulla effettiva fornitura dell’acqua e della qualità della stessa? E soprattutto e stato sufficientemente informato su quello che gli veniva proposto / imposto di contrarre e sottoscrivere ? E chi doveva farlo? l’amministrazione chi se no! Ma avrebbe potuto farlo anche la minoranza o opposizione,certo non è obbligatorio loro hanno fatto l’interrogazione al sindaco come atto ufficiale,e la coscienza è a posto . Non gli possiamo mica chiedere di incatenarsi davanti ai cancelli dell’acquedotto! Anche perché non credo possono farlo. Se Atene dovrà piangere non credo che Sparta abbia tanto da ridere!! Adesso si vuole fare a gara per vedere chi è più bravo a chiudere la porta ? tutto inutile i buoi sono già scappati !! Ma noi vigileremo sulla stalla almeno quella non permetteremo a nessuno di portarla via! E che si sappia quell’Italiano medio non ne può più della vostra INDIFFERENZA E MENEFREGHISMO.

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