Comune, il Pd invitato a fare chiarezza

da Il Sannio Quotidiano. del 21 gennaio 2009.

San Lorenzo Maggiore. Nell’ultima assise arrivano le punzecchiature politiche di Emmanuele De Libero.

Le forti accuse: «Per il bene dei cittadini atteggiamenti trasparenti, non papocchi»

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale l’aspetto più interessante è quello politico che emerge dalla voce dell’ex sindaco Emmanuele De Libero. Quest’ultimo, prima di passare all’ordine del giorno, ha chiesto lumi in merito agli ultimi risvolti politici emersi nel gruppo di maggioranza, facendo anche riferimento al recente passaggio dell’assessore D’Addona al Popolo delle Libertà.
In particolare De Libero è partito da un’osservazione: “Questa amministrazione comunale – specifica – si è sempre dichiarata di centrosinistra, sin dai tempi della campagna elettorale…”. Ed ha fatto riferimento all’intervento nella stessa del presidente del consiglio regionale, Sandra Lonardo e dell’allora assessore dello Sdi Marco Di Lello. “Un aspetto sempre rimarcato – aggiunge – in diversi interventi del sindaco e di altri rappresentanti. Da aggiungere – spiega ancora De Libero – che il passaggio del sindaco al Partito Democratico, registratosi proco prima delle consultazioni Provinciali, venne motivato dallo stesso perché ancora non si riusciva a capire quale fosse allora l’intento di Mastella, vale a dire se l’Udeur avesse continuato a far parte del centrosinistra oppure sarebbe diventata una forza dell’altro schieramento. Da qui il suo passaggio, motivandolo con l’affermazione che mai sarebbe entrato a far parte del centrodestra: adesione al Pd per restare fedele al centro sinistra. Quanto poi Mastella è rimasto nel centro sinistra ecco l’abbandono del Pd per rientrare all’ombra del Campanile. A questo va aggiunto che lo stesso Pd provinciale, per voce della guida Umberto Del Basso De Caro, dichiarò che il partito era all’opposizione in consiglio comunale. Guarda caso, però, questa Amministrazione comunale si regge sul voto altalenante del capogruppo del Pd, il quale per ragioni personali decide di mantenere in vita l’amministrazione. E’ ovvio che ci troviamo di fronte ad uno scenario insolito. Com‘è possibile, in un momento in cui bisogna fare chiarezza e dare ai cittadini un messaggio di trasparenza laddove la politica sia soprattutto etica, fare questo “papocchio”? Un sindaco, protagonista di quelle dichiarazioni, avrebbe dovuto quanto meno revocare l’assessore passato con il centro destra, oppure l’assessore avrebbe dovuto sfiduciare l’amministrazione. Cosa che naturalmente per loro non è avvenuta. Cosa diversa sarebbe stata se ci fossimo trovati di fronte ad un’amministrazione civica pura. Ma qui è vero un altro fattore: pur di mantenersi in via costoro hanno deciso di cambiare ragione sociale”.
Dall’analisi politica al quesito finale: “Quello che mi chiedo adesso – sentenzia De Libero – è cosa intende fare il Pd visto che venne revocato un proprio assessore ed ora, essendo formalmente passato all’opposizione, mantiene in vita un’amministrazione che non è di centro sinistra. Sarebbe opportuno un vero chiarimento”.

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