Il 'digital divide' colpisce 26 comuni sanniti

da Il Sannio Quotidiano del 5 maggio 2009.

Molti i paesi della provincia che non raggiungono la soglia minima di accesso alle nuove tecnologie. Particolarmente bersagliati Fortore e Tammaro ma nella ‘black list’ figurano anche realtà dell’hinterland…

‘Digital divide’ è la formula anglosassone che individua il divario nell’accesso alle nuove tecnologie, con particolare riferimento alla connessione internet. Una locuzione, ormai nota ai più, diventata sinonimo di arretratezza non soltanto in termini strettamente tecnologici e informatici. In molti casi il divario digitale è infatti la manifestazione attuale delle difficoltà storiche incontrate da alcune realtà del Paese. Le aree interne, i centri più piccoli e meno serviti dalle infrastrutture materiali (arterie stradali, collegamenti ferroviari) finiscono spesso per essere carenti anche delle infrastrutture immateriali come la rete dei collegamenti informatici, con particolare riferimento alla connessione internet e alla relativa velocità.
L’Italia soffre un consistente ‘digital divide’ rispetto a molti Paesi europei e degli altri continenti. Sono ancora molte le aree dello Stivale non servite da collegamenti internet adeguati. Lo spartiacque può essere considerato l’attivazione della ‘banda larga’, la tecnologia che garantisce una discreta velocità di connessione.
Soglia minima che non viene raggiunta da ben 108 comuni in Campania, 26 dei quali in provincia di Benevento. E’ il quadro che emerge dalla mappatura recentemente condotta dalla Regione Campania nell’ambito delle iniziative programmate per ridurre il ‘gap’ territoriale.
L’elenco dei comuni sanniti colpiti dal ‘digital divide’ comprende in prevalenza centri delle aree più interne come il Fortore e l’Alto Tammaro, notoriamente bersagliate dalla carenza di servizi, ma non risparmia realtà “insospettabili” dell’hinterland beneventano. Nella ‘black list’ dei comuni figurano infatti anche centri come Pietrelcina, San Nicola Manfredi e Sant’Angelo a Cupolo, Apollosa, che distano solo pochi chilometri dal capoluogo di provincia. Non stupisce invece la presenza di realtà come San Marco dei Cavoti, San Giorgio la Molara, San Bartolomeo in Galdo, Molinara, Ginestra degli Schiavoni, Foiano di Valfortore, Baselice, nel Fortore, insieme alle prefortorine Apice, Buonalbergo, Pesco Sannita. Stesso discorso per comuni dell’Alto Tammaro come Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Pontelandolfo, Reino, e per le realtà interne poste sullo spartiacque tra valle telesina e valle del Tammaro come San Lorenzo Maggiore e San Lupo. Completano la lista la telesina Castelvenere e Pannarano, enclave sannita nella provincia di Avellino, a propria volta colpita dal fenomeno con 34 comuni in ‘digital divide’.

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